Olio emulsionabile: cos’è e com’è composto
Nel contatto tra utensile e pezzo in lavorazione si sviluppa il calore per attrito e deformazione plastica. Per ridurre la temperatura della zona soggetta a tale fenomeno, l’olio emulsionabile da taglio è una soluzione molto diffusa nel metalworking.
L’olio emulsionabile da taglio e per macchine utensili
L’emulsione è una dispersione di una fase oleosa in una fase acquosa. La tipologia e la percentuale degli additivi impiegati caratterizzano il formulato in maniera univoca.
L’olio emulsionabile presenta numerose funzionalità, quali:
- Raffreddare la zona di taglio;
- Lubrificare l’area di contatto tra pezzo e utensile;
- Facilitare l’evacuazione del truciolo;
- Allontanare il polverino metallico dagli utensili, dai pezzi e dalle parti in movimento della macchina;
- Assicurare una protezione all’ossidazione temporanea della macchina, dei pezzi lavorati e degli utensili.
I concentrati vengono formulati con percentuali di olio variabile a seconda dell’applicazione e del materiale lavorato. Proprio in base al contenuto d’olio nel formulato, è possibile classificare gli oli emulsionabili da taglio e per macchine utensili in due macro categorie:
- Le emulsioni semi-sintetiche: con contenuto d’olio inferiore al 30%, hanno un aspetto traslucido grazie all’elevata dispersione delle micelle (goccioline d’olio).
- Le emulsioni lattiginose o Milky: con contenuto d’olio superiore al 30%, risultano lattiginose poiché le micelle presentano una dimensione maggiore.
Una dispersione di olio e acqua è per sua natura instabile. Per questo, vengono impiegati dei tensioattivi specifici come gli oli emulsionabili che ne permettono la miscibilità e ne favoriscono la stabilità nel tempo. Sono sostanze responsabili anche della detergenza del prodotto e della pulizia generale delle macchine utensili.
Importante specifica riguarda la percentuale e la tipologia di uno o più tensioattivi. Queste sono due fattori che influenzano in modo sostanziale le caratteristiche fisiche dei formulati in termini di:
- Proprietà antischiuma;
- Stabilità alle acque a elevato tenore salino;
- Grado di protezione dei materiali lavorati.
L’inquinamento da olio estraneo (idraulico e di lubrificazione), la mancata areazione del prodotto, acque di rabbocco contaminate o percentuali di rabbocco in esercizio altalenanti possono portare a una proliferazione batterica o fungina, con conseguente degrado dell’emulsione. Per tale motivo, il prodotto concentrato viene normalmente additivato con sostanze come alcalinizzanti, battericidi e fungicidi che evitano la proliferazione batterica nei sistemi in esercizio.
Le differenti esigenze dettate dal tipo di operazione, di macchina utensile, dal layout degli impianti di lubrificazione, dal materiale lavorato, implicano l’utilizzo di composti passivanti per il Rame e Cobalto e/o di additivi anti-corrosione e antischiuma.
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